martedì 13 febbraio 2018

Fili di fiabe che uniscono il mondo!



Le fiabe e i racconti hanno le gambe lunghe. Attraversano i confini del mondo e si colorano qua e là di immagini e sfumature che prendono cammin facendo.

Attraverso le fiabe possiamo scoprire le caratteristiche proprie dei diversi paesi. Possiamo entrare per un momento, attraverso la magia e la suggestione delle parole, nella vita quotidiana di un villaggio, di un popolo, di una cultura.

Le fiabe tuttavia non ci mostrano solo peculiarità e differenze. Ci propongono anche le innumerevoli somiglianze tra genti e luoghi fra loro distanti. Sono fili sottili che viaggiano attraverso il mondo e lo uniscono.

Così oggi il nostro giro del mondo in 80 libri lo facciamo sulle ali della fantasia attraverso "Storiesconfinate" edite da Carthusia, una raccolta di fiabe prese dalla tradizione orale di Paesi lontani. 


Ciascun libricino contiene un racconto tradotto in italiano con testo a fronte nella lingua originale. Le illustrazioni centrali uniscono le due narrazioni e restituiscono immagini, colori e suggestioni del paese d'origine.


All'interno ci sono anche simpatiche curiosità, indovinelli e scioglilingua ... Pablito clavò un clavito, un clavito clavò Pablito .... riuscite a leggerlo?

Questo libricino e gli altri della collana "Storie Sconfinate" si trovano nello scaffale NAI per i nuovi arrivati in Italia e un po' per tutti poiché l’obiettivo è far conoscere ai bambini italiani mondi e culture diversi e trasmettere ai bambini stranieri l’importanza e il rispetto delle proprie origini..



Come regalo vi lasciamo una storia che arriva dal Perù. Buona lettura!

Il Sale e Lo Zucchero - La Sal y el Azucar

En un país muy lejano vivía un rey con sus tres hijas. La reina murió y el rey se volvió muy triste, pensaba que ya nadie lo quería...
In un paese lontano viveva un re con le sue tre figlie. Dopo la morte della regina il re era diventato triste e pensava che più nessuno gli volesse bene. 
Così, un giorno chiese a ognuna delle sue figlie: Quanto mi vuoi bene?
"Ti voglio bene come il sole e la luna messi insieme" rispose la prima. E il padre la benedisse per il suo amore. 
"Ti voglio bene come l'oro e l'argento di tutto il mondo" disse la seconda. E il padre l'abbracciò con affetto. 
"Ti voglio bene come il sale e lo zucchero" rispose Esmeralda, che era la più piccola. 
Il re ne non fu felice. ‘Come il sale e lo zucchero! Lo zucchero e il sale! Pensò e si arrabbiò. ‘Che cosa vuol dire?’

Sentendo le parole rabbiose di suo padre, Esmeralda lasciò il palazzo e camminò e camminò e, dopo aver vagato per giorni e giorni, raggiunse la capanna di un pastore.La ospitò trattandola come una figlia. Le insegnò a prendersi cura degli animali e a preparare torte deliziose da una ricetta segreta; e quando qualcuno ne mangiava una diveniva così felice che ogni problema sembrava lontano mille miglia.Poi arrivò il giorno che Esmeralda volle lasciare la capanna del pastore  per conoscere il mondo esterno.


Abbracciandola per salutarla, il triste pastore le disse di stare molto attenta e di travestirsi come una ragazzo, perché  così sarebbe stato più facile trovare un lavoro.Una volta in città, vestita come un ragazzo durante il giorno, bussò a ogni porta senza successo. Poi raggiungendo il palazzo del re trovò lavoro accudendo gli animali del re e un posto dove dormire, e di sera indossava un vestito carino e cucinava una torta speciale per sentirsi felice.

Un giorno un principe cavalcava nei dintorni e fu sorpreso nel vedere una meravigliosa ragazza mangiare una torta tutta sola in una stanza vicino alle stalle. Guardò attraverso la finestra e se ne innamorò.Anche Esmeralda nel vedere un così bel principe ne rimase affascinata! Ma due secondi dopo corse fuori dalla stanza perché temeva che il suo segreto venisse scoperto.Il principe incuriosito entrò nella stanza e trovò solo una sedia vuota e una torta mangiata a metà sulla tavola. Sembrava così deliziosa che ne prese un pezzo, poi un altro e ben presto il piatto era vuoto.Da quel giorno in poi non fece altro che pensare a quella meravigliosa fanciulla e alla sua deliziosa torta. 

Ben presto la sua felicità, però, diventò tristezza perché, dovunque guardasse non la trovava e presto si ammalò.Il re e la regina disperati chiesero a tutte le ragazze del reame di portare una torta per il principe da gustare nella speranza di ritrovare la fanciulla misteriosa. Ma questo tentativo fallì. Quando Esmeralda venne a sapere della malattia del principe portò una delle sue torte al palazzo reale e si innamorano per la seconda volta.
‘Vuoi sposarmi?’ chiese il principe.
‘Sì!’ rispose Esmeralda ‘Ma prima devo dirti chi sono veramente.’

Decisero di dare una lezione al padre di Esmeralda. Così invitarono tutti i re e le regine dei dintorni al loro matrimonio e Esmeralda disse che né sale né zucchero dovevano essere messi nei piatti di suo padre e delle sue sorelle.
Fu un matrimonio meraviglioso; il cibo era eccellente, tutti erano felici eccezion fatta per il padre e le sorelle di Esmeralda che dissero che il cibo era completamente senza sapore e del tutto insipido.
Allora Esmeralda rivolgendosi a suo padre disse: ‘Così hai capito adesso perché ti dissi che ti volevo bene come il sale e lo zucchero?’
Il re riconobbe l’amore che sua figlia sentiva per lui e vissero tutti felici e contenti.

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