mercoledì 6 dicembre 2017

Il giro del mondo in 80 giorni

Tutto ebbe inizio alle 11 e 29 di mercoledì mattina 2 ottobre 1872.
Da quel preciso istante Jean Passe-partout , il cui orologio segnava 4 minuti in meno, prese servizio come domestico nella casa di Mr Phileas Fogg , esquire di Londra, membro del Reform Club.

Sono sicura che molti di voi sanno di chi sto parlando. I due personaggi sopra menzionati sono i due protagonisti de " il giro del mondo in 80 giorni" di Jules Verne, uno dei libri più avvincenti e avventurosi che possa capitarvi di leggere.

Phileas Fogg è uomo puntualissimo, preciso, metodico e abitudinario, riservato,  molto ricco, ricchissimo, ma nessuno sa bene da dove gli derivi la sua ricchezza.
Jean Passepartout è invece parigino, espansivo, vagabondo in cerca di riposo. Dopo aver girovagato in lungo e in largo per il mondo desidera di potersi finalmente fermare, e il carattere del suo nuovo padrone lo lascia ben sperare.
Mr Fogg frequenta il Reform Club di Londra dove si reca ogni giorno a pranzare ad ore meticolosamente stabilite.
Il 2 ottobre 1872 l'argomento dei soci del Club è un furto formidabile compiuto 3 giorni prima, il 29 settembre, alla  Banca di Inghilterra.
Tutti si chiedono chi lo abbia compiuto e dove possa mai essersi nascosto il ladro. Potrebbe essere ovunque nel mondo, dopo tre giorni.
La conversazione si anima; infatti il "Morning Croniche" ha calcolato che ormai per fare il giro del mondo siano sufficienti solo 80 giorni, usando ferrovie e piroscafi. Sarà vero? O è solo una teoria?
Nessun inglese resisterebbe a scommetterci su, e nemmeno Phileas Fogg:
" Scommetto 20.000 sterline contro chi vorrà che io faccia il giro della terra in 80 giorni, vale a dire in millenovecentoventi ore o in centoquindicimiladuecento minuti".
Così ha inizio l'avventura, che porterà Fogg e Passepartout, con ogni sorta di mezzo, da Londra a Suez, poi da Suez a Bombay , da Bombay a Calcutta, a Hong Kong, a Yokohama, a San Francisco, a New York e di nuovo a Londra, dove dovranno arrivare al Reform Club entro le 20:45 di sabato 21 dicembre.

Non vi racconto altro.

Mi piace però fermarmi sui nomi dei personaggi.

Phileas Fogg ha un nome che ricorda la parola Fileo, in greco, che significa Amare, essere amico
e Fogg ricorda Fog= la nebbia. Phileas Fogg è amante della nebbia, ha una vita tutta uguale , senza luce senza ombra, tutta calcolata e precisa, direi piatta come un paesaggio nella nebbia.


Passepartout significa invece "entra dappertutto", è il nome che si da alle chiavi che aprono tutte le serrature. Jean infatti è rinomato per essere in grado di cavarsi d'impaccio da ogni situazione.


Oltre alle tante avventure che i due personaggi dovranno affrontare, la più bella è quella di riuscire ad accordarsi tra loro e completarsi, facendo leva ciascuno sulle differenze che lo distinguono dall'altro.
Perché non è sempre vero che chi si somiglia si piglia.




1 commento:

  1. Luisella10 dicembre

    Ottimo libro,dove la scoperta di continenti nuovi,come l'India e non solo,riveleranno un fascino lontano e misterioso,e Mr.Fogg,pur rimanendo il Gentleman Inglese,legato alle tradizioni,conoscerà e apprezzerà le differenze che si presenteranno.

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