mercoledì 22 marzo 2017

Per questo mi chiamo Giovanni

"Per questo mi chiamo Giovanni" è il titolo di un bellissimo libro della nostra biblioteca che tratta i temi di legalità e giustizia. E' scritto per i ragazzi da Luigi Garlando, l'autore della famosa collana GOL per intenderci! 

E' il nostro consiglio di lettura di oggi.

Il 21 Marzo è stata infatti la Giornata della Memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime di mafia. Dal 1996, ogni anno in una città diversa, viene letto un elenco di 900 nomi di vittime innocenti. Serve a ricordare chi ha dato la vita per combattere la mafia, chi ha deciso di essere onesto nonostante tutto.

Giovanni Falcone diceva:" Gli uomini passano, le idee restano e camminano sulle gambe di altri uomini". 

Così, per i giovani lettori che hanno gambe forti e tanto futuro per camminare lontano, consigliamo questo libro che insegna a tutti, grandi e piccini, l'importanza della legalità, valore da testimoniare e trasmettere.

Spiega infatti in modo semplice ma efficace che cos'è la mafia. Racconta la lotta condotta negli anni '80 da Falcone, Borsellino e tutta la squadra antimafia. Dall'esempio di questi eroi molti siciliani hanno trovato il coraggio di uscire dall'omertà e denunciare le ingiustizie. Ne è così nata una vera e propria primavera della libertà e della legalità!

La prefazione è di Maria Falcone, sorella del magistrato, che così presenta il libro: "Il protagonista, che si chiama Giovanni, come Falcone, è un ragazzo di 10 anni, appassionato di calcio, ama il mare di Mondello e colleziona figurine Panini. Purtroppo il giovane è a conoscenza e in parte vittima di soprusi che avvengono nella sua scuola, come il fatto di dover dare a un prepotente della classe la sua paghetta e dover così rinunciare a comprarsi le figurine per completare l'album.

Sarà grazie alla storia che il padre gli racconta, ovvero la vita e le lotte quotidiane dell'uomo e del magistrato Giovanni, che il ragazzo, sebbene si senta piccolo e indifeso, prende coscienza della possibilità di lottare contro le ingiustizie.

Il piccolo Giovanni non è un eroe ma ha imparato a rivendicare il suo diritto alla giustizia anche quando questo costa un gesto di coraggio e si viene minacciati da un compagno più forte.

Ha imparato che dal suo gesto di denuncia deriva una bene maggiore perché collettivo e che non c'è differenza di sostanza tra il suo impegno e quello degli adulti contro la mafia ma che ogni persona della società può lottare per l'affermazione del diritto, qualsiasi ruolo rivesta.

La storia di Falcone e Borsellino è presentata in un altro libro che si trova in biblioteca tra i libri della collana "I Grandissimi" ed. EL. Anche questo è un bel libro adatto ai bambini da 7 anni in su.

Falcone e Borsellino, paladini della giustizia

In una presentazione l'autore scrive ... "Ho provato a raccontare ai bambini la storia di due uomini buoni e giusti che combattono per difendere la giustizia e la libertà e che diventano degli eroi come i Paladini di Carlo Magno; ho provato a raccontare che sono diventati eroi non perché avessero i super poteri ma perché credevano che la cosa più importante per ognuno di noi sia fare il proprio dovere e loro l’hanno fatto, sempre; ho provato a raccontare che a volte può bastare questo, fare il proprio dovere, per diventare non necessariamente degli eroi, ma dei cittadini onesti e per un bene che è altrettanto importante.

In Via Notarbartolo davanti a quella che fu la casa di Falcone c'è un albero. Ha il tronco coperto di foglietti, disegni, poesie e fotografie di chi ha voluto lasciare un pensiero. Se dopo aver letto il libro avete voglia di mandarne uno vostro cliccate sull'immagine che segue. 


E' collegato a un albero virtuale creato dalla Fondazione Giovanni e Francesca Falcone.



2 commenti:

  1. caldeggio con vigore la diffusione di questo libro che aiuta a trasmettere ai giovani la conoscenza di ineludibili valori e della loro pratica affermazione. Giovanni Marasco

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  2. Questo libro è molto bello. Un po' fa rabbia, per il male che subiscono le persone che si adoperano per il bene comune, ma un po' dà speranza che , a non arrendersi, prima o poi il bene vince!

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